L'ex sindaco di Cosenza Occhiuto condannato a 3 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta

3' di lettura 19/05/2023 - Il senatore di Forza Italia dovrà scontare la pena e sarà interdetto dai pubblici uffici per cinque anni.

COSENZA - L'ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione dal tribunale di Cosenza, con l'accusa di bancarotta fraudolenta. Il senatore di Forza Italia, che è stato anche amministratore della Ofin srl, una società di progettazione di edifici fallita nel 2014, è stato ritenuto responsabile della distrazione di circa tre milioni di euro dalle casse dell'azienda.

Secondo l'accusa, due milioni di euro sarebbero stati trasferiti illegalmente nelle casse di altre due società - Feel e Zenobia - che sono state ricondotte all'ex primo cittadino della città. Inoltre, due appartamenti e due magazzini sono stati individuati come parte delle presunte distrazioni finanziarie.

La sentenza emessa dal tribunale di Cosenza ha imposto non solo la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per Occhiuto, ma anche il divieto di esercitare qualsiasi attività d'impresa per un periodo di tre anni. Inoltre, il senatore sarà interdetto dai pubblici uffici per cinque anni, vietandogli qualsiasi incarico o ruolo nella gestione della cosa pubblica.

L'ex sindaco era una figura di spicco nella politica locale, e la sua condanna rappresenta un duro colpo per Forza Italia, il partito di appartenenza di Occhiuto. Questa sentenza si aggiunge ad altre vicende giudiziarie che coinvolgono politici italiani, evidenziando l'importanza di una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche.

L'accusa di bancarotta fraudolenta è estremamente grave, in quanto mina la fiducia dei cittadini nell'integrità dei loro rappresentanti politici. È fondamentale che i politici siano responsabili e agiscano nell'interesse collettivo, proteggendo i fondi pubblici e lavorando per il bene della comunità.

L'esito di questo processo dimostra che nessuno è al di sopra della legge e che i comportamenti illeciti non passeranno impuniti. La condanna di Occhiuto serve come monito per tutti coloro che occupano posizioni di potere e autorità, invitandoli ad agire con onestà, trasparenza e rispetto verso le norme che regolano la gestione delle risorse pubbliche.

È auspicabile che questo caso di bancarotta fraudolenta porti a una riflessione più ampia sulla necessità di rafforzare i controlli e la trasparenza nella gestione dei fondi pubblici, al fine di prevenire simili episodi in futuro. La fiducia dei cittadini nella classe politica dipende dalla dimostrazione di integrità e responsabilità da parte di coloro che hanno il compito di governare e amministrare.

La sentenza contro l'ex sindaco Occhiuto rappresenta un passo importante nella lotta contro la corruzione e la malversazione dei fondi pubblici. È un segnale chiaro che la giustizia non esita a intervenire e a punire coloro che commettono reati finanziari a scapito della collettività. Ora spetta alle istituzioni e alla società nel suo insieme lavorare per ristabilire la fiducia nella politica e assicurare che episodi simili non si ripetano.

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Questo è un articolo pubblicato il 19-05-2023 alle 10:03 sul giornale del 20 maggio 2023 - 70 letture

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